ITEA is the Eureka Cluster on software innovation
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01 December 2010 · Source: NewSImpresa · Download PDF

La ricerca europea si incontra in Belgio



Lo scorso ottobre, nella splendida località di Ghent, in Belgio, si è parlato dei progetti di ricerca che, in ambito Artemis e Itea, puntano a migliorare sia la nostra vita quotidiana che le attività di sviluppo e produzione industriale. Il tema centrale di quest’anno è stato quello del mobile e cloud computing.

Si è trattato del terzo evento organizzato dalla Joint Undertaking Artemis (partnership pubblico-privata tra la Commissione Europea, gli stati membri e Artemisia, l’Associazione Industriale Artemis) e da Itea 2, due organizzazioni che si propongono di mantenere la leadership europea nei campi dei sistemi integrati e di sistemi e servizi software-intensive.

Nel corso delle due giornate del summit sono stati presentati e i risultati di 25 progetti Artemis (partiti con i bandi 2008 e 2009) e di circa 50 progetti Itea 2. Come nelle passate edizioni, anche quest’anno hanno partecipato centinaia di rappresentanti del mondo industriale, pubbliche autorità, esponenti di università e centri di ricerca e giornalisti.

Itea2 (Information technology for European advancement) è un cluster della rete Eureka dedicato a sistemi e servizi ad elevato contenuto di software. Si tratta di un’organizzazione senza scopo di lucro finanziata da contributi a progetto. I suoi programmi hanno giocato un ruolo vitale nella costruzione di una risorsa fondamentale in grado di mantenere e stimolare la crescita dell’industria europea attraverso l’innovazione e la padronanza dei sistemi a elevato contenuto di software.

Artemis (Advanced research & technology for Embedded intelligence and systems) è nata invece dall’idea che le innovazioni rese possibili dai sistemi embedded possono rendere più salubre e interessante la nostra vita, più sicuri i nostri trasporti e più sostenibile il nostro uso di energia. I sistemi embedded sono al centro dell’innovazione e della competitività industriale, creando e promuovendo lavoro e benessere economico. Rimozione delle barriere.

Durante i lavori, il direttore esecutivo di Artemis, Eric Schutz, si è appellato alla sua controparte di Itea2, Rudolf Haggenmüller, affinché vengano rimosse le barriere oggi esistenti fra i due programmi e si possano migliorare le cose per l’industria e la società europea. Schutz ha altresì evidenziato la necessità di ‘pensare in grande’, creando una comunità in grado di combattere la frammentazione che oggi caratterizza l’R&D in Europa. “Solo in questo modo”, egli ha affermato, “sarà possibile competere con i potenti e innovativi continenti americano e asiatico”.

Un’importante componente del Co-Summit 2010 è stata la presentazione dei progetti Artemis nati dalle chiamate del 2008 e del 2009 – 25 in tutto – che spaziano da iniziative come Cesar (Cost-efcient methods and processes for safety relevant embedded systems) e Scalopes (Scalable low power embedded platforms), gestite da consorzi a larga scala, a progetti più piccoli ma interdisciplinari come Across (Artemis cross-domain architecture). Il carattere pan-europeo dei progetti Artemis era evidente nel numero medio dei Paesi partecipanti: 6,72 Paesi/progetto, un ingrediente essenziale per raggiungere risultati capaci di risolvere problemi o rispondere ad aspettative a livello europeo. I visitatori hanno potuto intrattenersi con i coordinatori dei vari progetti, presenti nei rispettivi stand, per discuterne i progressi e il significato. Si è così potuto parlare di argomenti che hanno spaziato dagli edifici intelligenti, alla sicurezza nella produzione, ai sistemi critici nei trasporti, al monitoraggio tramite sensori per ottimizzare la produzione agricola. Oltre a dimostrare il valore aggiunto della ricerca europea, gli speech presentati durante il Co-summit hanno permesso di creare relazioni fra i progetti.

Le keynote hanno sottolineato la promessa di convenienza, disponibilità, flessibilità, scalabilità e interconnettibilità del cloud computing, che offrirà strumenti in grado di aiutare a generare successo commerciale, nonché il ruolo chiave dei sistemi embedded nel futuro della nostra mobilità automobilistica.

La conferenza è terminata con la presentazione di una serie di riconoscimenti ai progetti più significativi. Tra questi, il progetto Sofia che rende disponibile l’informazione del mondo fisico a servizi intelligenti in sistemi embedded ed ubiqui. Ma tutti si sono sentiti vincitori, nella riaffirmazione dell’impegno alla cooperazione e alla costruzione di un futuro migliore per tutti. Il prossimo appuntamento sarà ad Helsinki, dove si svolgerà il Co-Summit 2011.

Sui progetti presentati al Co-Summit ritorneremo con un prossimo articolo.