ITEA is the Eureka Cluster on software innovation
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16 November 2004 · Source: Selezione Di Elettronica · Download PDF

Chi crede nell'Europa

© 2004 Selezione Di Elettronica

 

A. Cattania

 

Oltre dieci anni fa, i più avveduti manager delle società europee produttrici di microelettronica si resero conto che il Vecchio Continente rischiava di finire soffocato nella tenaglia USA-Giappone. Senza un'attività di ricerca degna di questo nome non era possibile reggere alla concorrenza, ma essa presentava costi crescenti ed estremamente rilevanti. Per reagire a questa situazione pensarono bene di dare vita a un'iniziativa di largo respiro, supportata -oltre che dalle società interessate- anche dai governi locali, dall'Unione Europea e dai più significativi Istituti Universitari.

 

Da questa idea nacque MEDEA, un progetto strategico pluriennale il cui scopo era mettere a punto piattaforme atte ad agevolare ai produttori europei la definizione di prodotti di alto contenuto tecnologico. Venne coniato l'aggettivo “pre-competitivo”, per indicare che la strada scelta non si poneva in alternativa alla libera iniziativa delle singole aziende, ma semplicemente intendeva aprire nuovi percorsi di sviluppo all'attività industriale e alle capacità imprenditoriali.

 

Il successo di MEDEA è confermato non solo dal fatto che al gruppo di società fondatrici si sono aggiunte successivamente altre realtà, anche di dimensioni minori, ma soprattutto dal lancio di MEDEA+, il “secondo giro” di progetti che fa seguito al primo ciclo, anch'esso della durata canonica di otto anni. Visto che la formula “funziona”, si è pensato di esportarla dal settore della microelettronica a quello dei sistemi embedded e, più recentemente, alle telecomunicazioni. Ecco quindi i progetti gemelli ITEA e CELTIC, tuttora in piena attività.

 

I responsabili di queste iniziative convocano ogni anno un incontro di verifica dello stato di avanzamento dei progetti, che per gli interessati rappresenta anche l'occasione per conoscerli in modo approfondito, discutendone direttamente con i rappresentanti dei team di sviluppo. Questo numero della rivista parla del recente Simposio ITEA di Siviglia, nel corso del quale sono stati presentati trentacinque progetti, di cui ventiquattro corredati da dimostratori e pre-prototipi.

 

Le perplessità, se vogliamo essere sinceri, nascono dalla scarsa partecipazione italiana. La nostra industria attraversa un periodo di difficoltà non certo inferiori a quelle di altri Paesi a noi affini. Se iniziative come ITEA portano sensibili benefici agli altri, perché non ne sappiamo approfittare anche noi? Nella migliore delle ipotesi si tratta di scarsa attenzione alle opportunità che presenta lo scenario internazionale. In ogni caso è fonte di amarezza confrontare l'entusiasmo degli altri con il nostro scetticismo (sia pure con alcune lodevoli eccezioni). Nel giugno 2006 l'Italia si avvicenderà all'Olanda e alla Repubblica Ceka alla direzione di Eureka, l'organismo al quale fanno capo MEDEA+ e ITEA. Prima di allora sarà cambiato qualcosa, o avremo la guida di un'attività che ci vede quasi del tutto assenti?